Ahi Gigione

Caro Gigione, sei scivolato su una buccia di banana, mi spiace.

Il rigore ci poteva stare, ma non puoi dire quello che hai detto come lo hai detto se ambisci a rappresentare una squadra o addirittura una nazione.

Se eri ancora carico dalla partita, davanti ai microfoni forse non ci dovevi andare. Hai fatto una figuraccia davanti al tuo datore di lavoro, il quale pur con forza ed efficacia aveva espresso concetti simili con una sapienza infinitamente maggiore. Certo l’Agnellino non aveva giocato, e questo fa non poca differenza, ma era arrabbiato quanto te e molto probabilmente la pensava anche come te, ma ha detto cose dicibili ed evitato trappoloni.

Ti ergi da uomo vero, ma le palle non bastano per essere uomo vero, devi tirarle fuori al momento giusto e capire i momenti. Ieri era molto difficile, molto. La società forse avrebbe dovuto proteggerti, ma credo si sia fidata a lasciarti andare davanti ai microfoni.

Certo lo stile di MEDIASET è lontano anni luce da quello di SKY. Credo che qualsiasi giornalista di SKY non ti avrebbe pungolato così e dato la stura anziché proteggerti ed aiutare a contenerti.

Ma anche qui la differenza con l’Agnellino è stato imbarazzante, il capo i giornalisti se li è mangiati. Quella domanda ignobile sull’età dell’arbitro è stata un boomerang per quello sfigato giornalista.

MEDIASET è veramente scaduta, ho visto dopo secoli il TG5 prima della partita, mi pareva il TG4 di Fede senza Fede in studio. I giornalisti sportivi veramente ignobili, hanno fatto domande post partite solo per cavalcare la disperazione degli juventini sperando nelle sparate, che sono poi arrivate da Gigione purtroppo.

Dico purtroppo perché Gigione è uomo vero di sicuro, si prende le sue responsabilità e ci mette la faccia sempre. Ma quando vuoi andare oltre il ruolo di giocatore capitano e simbolo devi parlare nell’interesse di tutti e del movimento. Devi essere un po’ più politico. Se questo non ti va, ci può stare, però capiscilo in fretta per il tuo bene.

Spero che a sangue freddo tu sia in grado di riconoscere l’errore è gestirlo da uomo e da signore.

Ieri non sei stato signore, era molto difficile esserlo nel contesto e nessuno ti ha aiutato.

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